Nel corso del 2025, il Progetto Alba ha intensificato il proprio impegno nella lotta contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento in Alto Adige. Nei primi dieci mesi dell’anno sono stati avviati 19 percorsi di accoglienza personalizzati e sono state intercettate 536 persone vulnerabili, tra cui un numero crescente di uomini, spesso vittime di sfruttamento lavorativo.
Si tratta di un fenomeno in evoluzione: accanto allo sfruttamento sessuale, infatti, si registra un aumento dei casi legati al lavoro domestico, agricolo e all’edilizia. Le vittime, provenienti principalmente dall’Africa e dall’America Latina, hanno in media 33 anni.

In occasione della Giornata europea contro la tratta, operatrici e operatori del Progetto Alba – insieme a La Strada–Der Weg, Volontarius e Consis – hanno consegnato al sindaco di Bolzano lo striscione con la scritta “Bolzano non tratta”, un gesto simbolico per ribadire l’impegno della città nella difesa della dignità e della libertà delle persone.
Il Progetto Alba, attivo dal 2003, offre accoglienza, protezione e percorsi di reintegrazione alle vittime di tratta, aiutandole a ricostruire la propria autonomia. Solo nel 2025 sono stati realizzati oltre 1.500 contatti di supporto, con un lavoro costante di ascolto, orientamento e tutela legale.
“È fondamentale aumentare la consapevolezza del fenomeno e favorire percorsi di uscita sicuri – ha spiegato Nicole Farinella del progetto –. Nessuno deve sentirsi solo o senza alternative”.
Il messaggio è chiaro: contro la tratta servono rete, consapevolezza e umanità.
Bolzano continua a essere un territorio attivo, attento e solidale nella lotta contro ogni forma di sfruttamento.
Leggi l'intero articolo pubblicato dal quotidiano locale Alto Adige in occasione della XIX° giornata Europea contro la tratta di esseri umani.










